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Con l’approvazione da parte della Svizzera dell’accordo sullo scambio automatico di informazioni in materia fiscale con l’Unione Europea e l’Australia viene meno dal 2018 il segreto bancario e la riservatezza dei conti eventualmente detenuti negli istituti elvetici.

Gli accordi sono completati da una dichiarazione congiunta in cui le parti perseguono un’entrata in vigore dal 1° gennaio 2017: Berna intende, infatti, raccogliere i dati nel 2017 e scambiarli per la prima volta nel 2018.

L’intesa con l’Unione Europea riprende integralmente lo standard globale Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) sullo scambio automatico di informazioni. Quest’ultimo riguarderà il numero di conto, il nome, l’indirizzo, la data di nascita, il numero d’identificazione fiscale, gli interessi e i dividendi, i redditi di alcuni contratti d’assicurazione, il saldo del conto e i redditi derivanti dalla vendita di attivi finanziari. Non sarà, invece, fornito alcun dato su particolari transazioni.

Anche il modello di scambio automatico con l’Australia riprende lo standard globale dell’Ocse e il Csr (Common reporting standard). Da un punto di vista giuridico questa intesa sarà garantita da un Accordo multilaterale di attuazione (Multilateral Competent Authority Agreement, Mcaa). Le informazioni continueranno a poter essere trasmesse su richiesta, ma anche in modo automatico o spontaneo.