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L’art. 6, commi da 1 a 3, D.Lgs. n. 145/2013, ha previsto l’adozione di “interventi per il finanziamento a fondo perduto” al fine di favorire la digitalizzazione dei processi aziendali e l’ammodernamento tecnologico delle micro, piccole e medie imprese.

Il Ministero dello Sviluppo economico ha recentemente approvato il modello utilizzabile ai fini della richiesta dei finanziamenti concessi alle PMI tramite i c.d. “voucher digitalizzazione”.

Tale agevolazione consiste nell’erogazione di un contributo a fondo perduto, per un importo massimo di euro 10.000, corrispondente al 50% del totale delle spese sostenute per hardware, software, banda larga, e-commerce, formazione professionale nell’Ict ed efficienza aziendale.

Sulla base di quanto previsto dall’art. 5, DM 23.09.2014, possono accedere all’agevolazione in esame esclusivamente le imprese:

  • qualificate come micro, piccola o media impresa, ai sensi della Raccomandazione 6.5.2003, n. 2003/361/CE, indipendentemente dalla forma giuridica, nonché dal regime contabile adottato;
  • con sede legale / unità locale attiva in Italia, iscritte al Registro delle Imprese;
  • non sottoposte a procedura concorsuale, che non si trovano in stato di fallimento, liquidazione anche volontaria, amministrazione controllata, concordato preventivo o altra situazione equivalente.

Risultano invece escluse le imprese operanti nel settore della pesca / acquacoltura / produzione primaria di prodotti agricoli.

L’accesso ai fondi potrà essere effettuato dalle imprese attraverso una piattaforma online dedicata sul sito del MISE; le domande potranno essere inviate a partire dal 30 gennaio (ore 10.00) fino al 9 febbraio (ore 17.00). In ogni caso, non si tratterà di un “click day” in quanto tutte le domande presentate nei termini, indipendentemente dall’ordine di arrivo, saranno considerate valide ai fini del finanziamento. Verrà infatti effettuata una prima ripartizione dei fondi, su base regionale, e successivamente, in caso dotazione finanziaria insufficiente, il ministero procederà al riparto in proporzione al fabbisogno derivante dalla concessione del voucher da assegnare a ciascuna impresa.

Al fine di poter accedere al beneficio, le spese dovranno essere;

  • avviate successivamente alla prenotazione del voucher;
  • ultimate non oltre 6 mesi dalla pubblicazione sul sito del MISE del provvedimento cumulativo di prenotazione del voucher;
  • inerenti a beni “nuovi di fabbrica”;
  • relative a prestazioni svolte nel periodo di svolgimento del progetto;
  • strettamente correlate ai servizi e alle soluzioni informatiche riferiti ai specifici ambiti di intervento previsti.

Di recente, infine, il MISE ha reso disponibile sul proprio sito una serie di chiarimenti, sotto forma di FAQ, al fine di agevolare la compilazione delle domande che sarà possibile effettuare a partire dal prossimo 15 gennaio 2018.