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Il Governo limita l’arco temporale di riferimento per il calcolo dell’agevolazione a cinque esercizi; per l’anno 2017 escono dalla determinazione dell’Ace gli incrementi patrimoniali del 2011 e 2012.

Il Governo modifica la base imponibile dell’Ace per l’anno 2017, considerando ai fini del calcolo della base imponibile dell’incentivo solo gli incrementi patrimoniali degli ultimi cinque esercizi.

Dall’esercizio in corso (dichiarazione dei redditi 2018) il parametro di riferimento per il calcolo dell’agevolazione in precedenza fisso (31 dicembre 2010) diventa mobile (31 dicembre del quinto esercizio precedente). Tale provvedimento produce come effetto che dal calcolo dell’Ace di quest’anno escono gli accantonamenti effettuati nel 2011 e 2012.

Lo stesso arco temporale si utilizzerà anche per misurare i decrementi della base Ace (e la sterilizzazione per investimenti in titoli), mentre per applicare il nuovo termine alle sterilizzazioni antielusive sarà necessaria una modifica al Decreto Ministeriale del 14 marzo 2012, che richiama ancora il 31 dicembre 2010 quale parametro di riferimento.

La variazione dell’arco temporale di riferimento per il calcolo dell’Ace determina, inoltre, la necessità di procedere a fine giugno alla rideterminazione dell’acconto storico come se le nuove regole fossero già entrate in vigore nel 2016. Tale calcolo si presenta particolarmente complesso in quanto le società dovranno procedere a definire la base imponibile Ace “virtuale” 2016 utilizzando come patrimonio netto iniziale quello del quinto anno precedente (31 dicembre 2011) e dunque escludendo gli incrementi (e i relativi decrementi) del 2011. Questa minore base “virtuale” andrà in seguito tradotta, applicando l’aliquota del 4.75% in un maggiore imponibile Ires e poi in una maggiore imposta storica sempre “virtuale” che dovrà essere aggiunta nel versamento degli acconti “reale”.

Si ricorda infine che per Snc e Sas, già dal 2016 per effetto della L. 232/2016, valgono le stesse regole nella determinazione dell’Ace previste per i soggetti Ires. La norma aveva inoltre previsto per questi contribuenti un importo aggiuntivo da considerare ai fini del calcolo dell’agevolazione, costituito dall’incremento patrimoniale realizzato tra il 2015 e il 2010, ammontare che, andrà progressivamente riducendosi fino al 2019, per essere completamente azzerato nel 2020. Da quell’anno, infatti, l’Ace di Snc e Sas sarà identica a quella delle società di capitali.