Non è un Paese sconosciuto al sistema imprenditoriale veneto, ma di certo la Russia può offrire ancora grandi opportunità di business alle nostre imprese, in forza della sua grande dinamicità economica: il solo ingresso come membro effettivo dell’Organizzazione mondiale del commercio (WTO), avvenuto nell’agosto scorso, fa prevedere alla Banca Mondiale una crescita dell’economia russa pari al 3% annuo. Secondo le stime, poi, l’interscambio fra Unione europea e Russia è destinato ad aumentare notevolmente, soprattutto per la riduzione delle barriere doganali e commerciali. Con un beneficio anche per le aziende del Nordest, che potranno proporre più facilmente le proprie eccellenze.
Più opportunità in nuove aree industriali
L’entrata della Russia nel WTO porta con sé anche incentivi per gli investitori interessati a creare joint ventures, a cui si aggiungono le agevolazioni che le singole Regioni possono offrire agli operatori esteri. Questo fattore potrà certamente aiutare le aziende ad espandersi in aree diverse rispetto a Mosca e San Pietroburgo, guardando per esempio alla Siberia e alle sue importanti opportunità.
Evoluzioni positive su proprietà intellettuale, appalti e nuove infrastrutture
Altri interessanti sviluppi positivi si stanno compiendo in Russia sui fronti della proprietà intellettuale e dell’accessibilità agli appalti: aspetti significativi in un contesto in cui le collaborazioni industriali rivestono una importanza sempre maggiore nelle relazioni economiche. Inoltre, è in corso un processo di modernizzazione del sistema infrastrutturale e in questo senso si aprono grossi spazi di crescita per le imprese europee. Fra i principali progetti l’autostrada San Pietroburgo –Krasnodar (duemila chilometri) e la linea ferroviaria ad alta velocità Mosca–Kazan–Ekaterinburg (duemila chilometri).
Veneto e Russia: interscambi per 2 miliardi di euro
Non parte certo da zero il rapporto tra Russia e Veneto: nel 2011, lo scambio di beni è servizi si è assestato sui 2 miliardi di euro, di cui 1,5 miliardi in export. Una buona metà delle esportazioni venete è rappresentata dal comparto metalmeccanico: seguono il tessile, con beni per 310 milioni di euro, e i prodotti legati ai comparti del legno e della carta, per 275 milioni.
Le opportunità per il comparto agroalimentare
Il restante 25% dell’export è coperto da prodotti chimici, farmaceutici, alimentari. Agroalimentare e agroindustria sono due settori in cui procede serrata la cooperazione tra Italia e Russia. L’Italia è il maggiore esportatore di vini e spumanti in Russia e sono stati portati a termine alcuni grandi investimenti in ambito alimentare. Da parte russa c’è la volontà di sostenere la produzione nazionale e la creazione di società miste che favoriscano il trasferimento di tecnologie e capitali. Da parte italiana, la richiesta al governo russo è di costruire una piattaforma logistico-distributiva e abbandonare il protezionismo.
Lo studio ComLegal: partner ideale per il tuo business in Russia
Grazie a una estesa rete di partner, lo studio ComLegal è in grado di offrire alle aziende del territorio consulenza d’alto livello e assistenza in loco sui principali mercati esteri. In particolare, lo studio ComLegal ha consolidato nel tempo esperienza e contatti sul mercato russo. Una partnership stretta con studi italiani aventi sede a Mosca rende ComLegal l’interlocutore ideale per un’azienda che cerchi un aiuto efficace nella Federazione. Gli aspetti legali e fiscali, i rapporti economici e societari con partner locali, le normative trans-nazionali: per tutto questo e molto altro le imprese possono contare con fiducia su ComLegal.